sabato 25 febbraio 2012

Sensazioni del giorno dopo...

La Passione, la Civiltà, l’Entusiasmo, la Solidarietà, lo Spirito di Gruppo, la Condivisione, il Sacrificio, l’Amicizia, lo Spirito Costruttivo, la Determinazione nel rivendicare i propri Diritti, i Confronti con la controparte, l’Interazione con gli Amici/Colleghi pregna di Dialoghi e Discussioni (anche animate ma sempre sincere) che ho vissuto e respirato in questi 3 giorni insieme, mi hanno regalato una Serenità ed una Speranza positiva che in questi miei 13 anni di Alcatel mai avevo provato…Grazie a tutti di cuore per avermi insegnato ancora qualcosa di significativo che resterà impresso indelebilmente nel mio bagaglio culturale e che mi accompagnerà sempre d’ora in avanti. Posso felicemente constatare che, in modo amplificato, ho rivissuto le gratificanti ed aggreganti esperienze sociali degli anni della scuola che hanno fatto riaffiorare dai miei ricordi una canzone simbolo di quei tempi che voglio dedicarvi come segno della mia gratitudine.

Tracy Chapman - Revolution (Live)



8 commenti:

Anonimo ha detto...

Un'esperienza Incredibile ,emozionante e coinvolgente ...non avrei mai creduto che si potessero sostenere 3 giorni di sciopero con una tale intensità e umanità . E' tornato un po' di quello spirito Telettra che ho vissuto nei miei primi anni di lavoro ormai 25 anni fa ??? Io spero proprio di si ,, Ormai da tempo si era persa la voglia di fare "gruppo" che non fosse solo quello per raggiungere un obiettivo di lavoro, per non dimenticare la sensibilità e solidarietà che dovrebbero governare sempre i rapporti umani.
Continuiamo cosi'!!!!!!

grazie a tutti

Andrea

Anonimo ha detto...

Si deve porre la giusta attenzione, su tutto il fronte Alcatel Italia. Ossia anche quello che succede nelle altre sedi, vedi Rieti o Genova (seppur gia' quasi venduta) o Battipaglia o Roma. Non ci sta solo Vimercate. Detto questo, ottimo successo i tre gg di sciopero. E per il futuro, dopo il tavolo, si deve organizzare un corteo (semmai a Roma stesso) da tutta Italia. Uniti si vince. IL Divide et impera e' una delle tattiche che usa l'azienda

Anonimo ha detto...

Con gli scioperi forse vi prendete una soddisfazione, ma purtroppo non si conclude niente. Fate il gioco dell'Alcatel che vuole chiudere il più presto possibile, oltre che depauperare i salari dei lavoratori. Dovete trovare il modo di far ragionare il ministro Passera ed i vertici di Alcatel.Vimercate può avere un appoggio politico attraverso la CGL,il sindaco ed il fratello consigliere regionale.Per arrivare ai vertici di ALU non vi resta che passare attraverso i dirigenti aziendali locali. Certamente ci satrà qualcuno all'altezza,dal punto di vista tecnico ed umano: individuatelo e chiedetene l'appoggio. Attenti, non é certo il watt, e nemmeno la cricca ppc del personale.
Se volete una documentazione sulle motivazioni per cui ALU non dovrebbe avere il permesso di chiudere in Italia, senza pagare un dovuto contro-valore, fate appello ai tanti dirigenti ex-Alcatel che sono stati pre-pensionati. Vi potranno documentare su tanti misfatti compiuti da questa insana compagnia nel nostro paese, finora impunemente.

Anonimo ha detto...

Lo sciopero deve essere solo un primo momento per attirare attenzione su quanto sta accadendo (e direi che ci siamo riusciti:io in 30 anni non avevo mai visto una manifestazione di 3 giorni e di questa riuscita).
Poi è chiaro che vanno cercati tutti gli appoggi possibili,aggiungerei anche quelli delle università (da quanto so negli ambienti universitari c'è una certa,direi,preoccupazione,se cade ALU,ultima dopo IBM,Siemens,SGS/Thomson,GTE...il futuro delle facoltà tecnico/scientifiche lo vedo molto molto compromesso e li' sanno che è cosi')

Anonimo ha detto...

Credi forse di aver fatto i tre giorni di Woodstock?
Un consiglio lo vuoi? Rimettiti in gioco che e' meglio, va' ...

Anonimo ha detto...

Evitiamo sarcasmi per favore!
Credo che nessuno si diverta a smenarci 3 gg di stipendio. Lo sciopero è uno dei pochi metodi che hanno i lavoratori per manifestare il proprio dissenso dalle scelte aziendali. Se qualcuno ha idee più efficaci, ma soprattutto praticabili, le esponga nel dettaglio e mettendosi in gioco. Troppo facile limitarsi ai "bisognerebbe" e "si dovrebbe" come si sente nelle tante sterili discussioni al caffè. Quanto al rimettersi in gioco, cosa significa? Forse aderire all'indecifrabile progetto GROW? Inviare il CV alle "numerosissime" aziende TLC italiane?
prego chiarire!

periypsos ha detto...

Proposta di lettura amena per l'Anonimo super-realista del Fai-da-te-fai-per-3 ("rimettiti in gioco che è meglio!"):

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/26/il-piano-b-della-cgil-pronti-a-bloccare-litalia/193877/

immagino che 3-400 euri al mese per rimetterci in gioco gli saranno più che abbastanza...

P.s.:
ma perchè poi bruciano così tanto "3 giorni alla Woodstock"?
non sarà che è brutto scoprire che tutto l'individualismo ruggente nei miti e nei riti al dunque non paga?

Cristiano ha detto...

All'epoca non ero ancora nato...ma da sognatore, orgoglioso di esserlo, spero che questi tre giorni di Vimercate possano fungere da volano per il futuro delle telecomunicazioni in Italia...e francamente il problema non penso sia quello di mettersi in gioco ma quello di impegnarsi per far rispettare le regole del gioco!

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