martedì 22 luglio 2014



Comunicato sindacale
ALCATEL LUCENT ITALIA

La settimana scorsa si sono svolte le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori Alcatel Lucent per illustrare e  valutare, dopo l’incontro del 14 Luglio al Ministero dello Sviluppo Economico, lo stato del confronto con l’azienda su: gestione degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione straordinaria e mobilità), operazioni annunciate di spin-off e prospettive industriali di Alcatel Lucent nel nostro paese.
Le assemblee pur ribadendo critiche ed insufficienti le garanzie occupazionali date dall’azienda sul 2015 che non danno certezza su cosa avverrà alla fine della CIGS, ma che definiscono un percorso di confronto e discussione presso il Ministero dello Sviluppo  Economico da gennaio dell’anno prossimo per la gestione degli esuberi rimanenti, hanno dato mandato alla segreterie nazionali di FIM FIOM UILM di chiudere la trattativa su un’ipotesi d’accordo che prevede:

-       Gestione della CIGS: rotazione tra lavoratori con mansioni fungibili ed in base alle esigenze tecnico organizzative.
Su questo punto si procederà ad incontri di verifica trimestrali con l’obiettivo di aumentare il numero di lavoratori coinvolti nella rotazione, ritenendo ancora insufficienti le posizioni di rotazione individuate dall’azienda
-       Integrazione economica CIGS : 350€ lorde al mese per cinque mesi di sostegno al reddito. Richiesta di anticipo del TFR sino a 10.000€.
-       Mobilità: volontarietà. Incentivazione pari 28 mensilità ed almeno 70.000€ lorde (soglia di tutela minima per i redditi medio-bassi). Possibilità di applicazione da parte dell’azienda  della mobilità, anche per  lavoratori non in CIGS che fanno parte del perimetro di attività con esuberi (allargamento platea). Lo strumento volontario ed incentivato  è utilizzabile entro il 31 Dicembre 2014.
-       Ricollocazione dei Lavoratori: interna tramite IJOM, esterna attraverso l’utilizzo di una società specializzata (Lee Hecht Harrison). Anche ai lavoratori che troveranno nuova occupazione esterna tramite LHH sarà riconosciuto un incentivo da quattro a sei mensilità.
-       Formazione professionale: avvio di piani di formazione finalizzati alla riqualificazione del personale coinvolti nel piano di ristrutturazione.
-       Riduzione degli esuberi complessivi dello Shift Plan, a giugno  260, attraverso gli strumenti previsti: mobilità, ricollocazione interna ed esterna
-       Piano industriale e cessione di rami d’azienda: ripresa del confronto negoziale presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sulle prospettive produttive ed occupazionali che si concluderà nel mese di Settembre.
Le segreterie nazionali e il Coordinamento sindacale nazionale ritengono che in questa difficile situazione occupazionale e di prospettiva di Alcatel Lucent nel nostro paese, questa ipotesi da una prima risposta economica  e di sostegno al reddito alle lavoratrici ed ai lavoratori che più duramente sono stati e sono colpiti dal piano di ristrutturazione Shift Plan e definisce un percorso certo per la discussione ed il confronto sugli aspetti industriali e di prospettiva al Ministero dello Sviluppo Economico, per ottenere un impegno istituzionale a garanzia del futuro di ALU e delle operazioni di esternalizzazione che l’azienda farà nei prossimi mesi.
L’ipotesi d’accordo verrà sottoposta entro lunedì 28 luglio al giudizio delle lavoratrici e dei lavoratori, con votazioni che si terranno nelle sedi Alcatel Lucent.
Nel corso dell’incontro convocato al MiSE del 30Luglio nell’ambito della procedura ex art. 47 per la cessione di ramo d’azienda delle attività OPTICS, sarà ratificato, in caso di esito positivo del referendum, l’ipotesi d’accordo.

Fim, Fiom, Uilm Nazionali
Coordinamento sindacale Alcatel Lucent
Roma, 21 Luglio 2014

lunedì 21 luglio 2014



Lunedì 14 luglio si è svolto il previsto incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, avente per oggetto la gestione degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione straordinaria e mobilità), le operazioni annunciate di spin-off e le prospettive industriali di Alcatel-Lucent nel nostro paese.
Cessione Optics legacy: è prevista per il 25 luglio l’apertura della procedura di cessione da parte di  ALU e della società cessionaria (una newco comunque riconducibile a SIAE). Un primo incontro è previsto per il 30 luglio. La discussione si svilupperà poi nel corso del mese di settembre. Il passaggio nella nuova società è previsto per il 1/10/2014.
La cessione di Enterprise (27 persone in Italia) dovrebbe avvenire con decorrenza 1 ottobre 2014. Sugli altri spin-off allo studio l’azienda non ha fornito elementi nuovi.
La presentazione di un piano industriale aggiornato di ALU Italia, che definisca impegni industriali seri per ciò che resta di quest’azienda in Italia, è stata rinviata al prossimo mese di settembre.
La discussione sugli ammortizzatori sociali è stata molto complicata, perché l’approccio dell’azienda punta esclusivamente a massimizzare il numero di uscite entro fine 2014, senza dare prospettive credibili di reimpiego a chi è stato coinvolto dalla CIGS, e a maggior ragione per chi ha fatto CIGS anche negli anni precedenti.
L’azienda, pur avendo dichiarato che intende gestire la mobilità in modo volontario e avendo dato disponibilità ad un meccanismo di incentivazione condiviso (28 mensilità con un minimo di 70 mila euro), non intende assolutamente prendersi alcun impegno su quello che farà dal prossimo mese di gennaio, tenendosi le mani completamente libere rispetto ad eventuali nuove ulteriori procedure di riduzione di personale.
Questo è un nodo importante e grave che rischia di pregiudicare tutto il confronto.
La discussione sulla cassa integrazione ha visto qualche limitata disponibilità aziendale in termini di integrazione economica (350 euro lordi per massimo 5 mesi). Per quanto riguarda invece la rotazione, l’azienda intende effettuarla solo in misura limitata ed all’interno di poche aree.
Il rappresentante del MISE non è andato al di là di una generica dichiarazione di principio sulla contrarietà ad accordi che prevedano licenziamenti, ma non ha dato alcun contributo per modificare la posizione aziendale e quindi per tradurre in fatti concreti quella dichiarazione di principio.
Le organizzazioni sindacali e il coordinamento sindacale hanno ritenuto non opportuno sottoscrivere un’ipotesi di accordo che non risponde in modo soddisfacente alla richiesta sindacale di dare certezze ai lavoratori su cosa avverrà a fine della CIGS. Infatti l’azienda non si prende il minimo impegno per il 2015, neppure quello di usare le stesse modalità per le uscite (volontarietà e incentivazione) previste per il 2014.
Il quadro è ulteriormente complicato, da gennaio 2015, a causa dell’entrata in vigore della riforma Fornero sugli ammortizzatori sociali che riduce la durata degli stessi.
Nei prossimi giorni si effettueranno le assemblee per valutare insieme la situazione e le iniziative da prendere.