Vimercate, 28 Febbraio 2012
Al Ministero dello Sviluppo Economico
Alla c.a. del Ministro dott. Corrado Passera
Egregio Signor Ministro dott. Corrado Passera,
le Rappresentanze Sindacali Unitarie dell’azienda Alcatel-Lucent di Vimercate (MB) chiedono un suo tempestivo intervento sulla multinazionale per scongiurare la cancellazione nel nostro paese di uno degli ultimi presidi tecnologici nel settore delle telecomunicazioni (TLC), che ancora conta più di 2.000 dipendenti sul territorio nazionale dei quali 890 sono ricercatori laureati e diplomati.
Come avrà potuto leggere o sentire in questi giorni sui giornali, nei vari TG locali e nazionali ed in alcune trasmissioni di attualità, i lavoratori e i ricercatori di Alcatel-Lucent a Vimercate hanno scioperato e manifestato per tre giorni consecutivi contro il piano di esuberi dichiarati dall’azienda e contro la dismissione dell’attività di Ricerca e Sviluppo (R&D) nel nostro paese, in aggiunta alle tante iniziative già svolte nelle settimane precedenti tra le quali la manifestazione del 14 Febbraio davanti alla regione Lombardia.
Analoghe iniziative di mobilitazione si sono svolte anche nelle altre sedi di Alcatel-Lucent in Italia riscontrando anche lì una fortissima partecipazione.
Alcatel-Lucent non è un’azienda in crisi. Alcatel Lucent ha prodotto un utile di 1.095 B€ nel 2011. Allora perché chiudere e penalizzare così fortemente la realtà italiana ? Perché trasferire le nostre attività e le nostre competenze negli U.S.A. ?
I prodotti e le tecnologie sviluppate in Italia hanno reso possibile in questi anni il posizionamento di Alcatel-Lucent come leader mondiale nel settore delle trasmissioni ottiche. Nel 2011 ben 15 dei 34 brevetti presentati da Alcatel-Lucent sull’attività OPTICS sono stati depositati e realizzati da ricercatori italiani.
A Vimercate si realizzano circuiti integrati per le reti di trasmissione fotoniche di nuova generazione.
Tutto questo è sintomo di capacità innovativa dei ricercatori R&D di Alcatel-Lucent in Italia.
In un mercato in crescita esponenziale per supportare la crescente richiesta di traffico Internet, video e dati è incomprensibile la scelta della multinazionale di interrompere le attività di trasmissione ottiche, dichiarando 360 esuberi nella R&D in Italia (45% degli occupati) senza nessuna prospettiva di attività per il futuro.
La determinazione e l’altissima adesione con la quale i lavoratori ed i ricercatori di Alcatel-Lucent in Italia stanno portando avanti la protesta nasce dalla consapevolezza che oltre alla difesa del proprio posto di lavoro, c’è in gioco anche il futuro e la prospettiva di crescita del nostro paese, di modernizzazione e di competizione con gli altri paesi, la possibilità di dare lavoro e garantire crescita professionale ai tanti giovani che studiano nelle nostre università e che vorrebbero poi lavorare nel proprio paese e non andare all'estero per costruirsi un futuro, ai tanti ingegneri, matematici e fisici che termineranno gli studi e che non troveranno occupazione.
Più volte l’abbiamo sentita dire che per uscire dalla crisi, per creare nuova occupazione e sviluppo, bisogna investire nei settori ad alta tecnologia e ad alta innovazione. Concordiamo pienamente !
Per queste ragioni noi continueremo a lottare con la determinazione che sino ad oggi ci ha caratterizzato e Le chiediamo a nome dei ricercatori e dei lavoratori di Alcatel-Lucent di aiutarci a salvare il patrimonio di sapere, conoscenze e profili non comuni di competenze, ancora oggi presenti nel nostro paese ed in Alcatel-Lucent e di dare prospettiva di nuova occupazione ai giovani laureati in Italia.