Documento Assemblea Pubblica Fim, Fiom, Uilm
NOKIA +ALCATEL LUCENT: NASCE IL SECONDO GRUPPO DI TLC NEL MONDO. E POI?
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Milano, 18 dicembre 2015
Fim, Fiom, e Uilm stanno seguendo con la massima attenzione l'operazione di acquisizione che interesserà la società di telecomunicazioni Alcatel Lucent che, a partire dal 2016, sarà acquisita dalla finlandese Nokia.
Nelle slides allegate abbiamo fornito tutti i dati relativi alla presenza italiana e alle preoccupazioni rispetto al fatto che, dopo quest'operazione, ci possano essere riflessi negativi sull'occupazione, sulla ricerca e sviluppo, su tutto il resto delle attività e sull'indotto.
A tal fine abbiamo chiesto da tempo un intervento del ministro dello sviluppo Economico che però, fino ad ora, non ci ha fornito notizie ufficiali. A quanto abbiamo saputo ufficiosamente, anche a fronte delle nostre pressioni, si è svolto un incontro tra il Ministro e un rappresentante dei vertici della multinazionale, ma dell'incontro non ci sono notizie ufficiali e riteniamo che questo non sia positivo. In Francia gli incontri avuti dal governo francese con i vertici della multinazionale sono stati ufficializzati e ci sono degli impegni assunti dalla Nokia. Perché in Italia non è possibile avere un'informazione trasparente sui colloqui intercorsi?
Chiediamo:
Di essere convocati al Ministero dello sviluppo economico e di avere notizie ufficiali sulle intenzioni della Nokia e su come il nostro governo intende salvaguardare livelli occupazionali e attività. C'è la necessità di fare pressioni sulla multinazionale anche evidenziando il fatto che il governo ha intenzione di investire risorse nei prossimi anni
Che il governo acceleri rispetto all'implementazione del piano strategico banda ultralarga che potrebbe avere ricadute positive sul settore. Abbiamo già segnalato la necessità che nelle gare vengano inseriti parametri di valutazione che tengano conto di tutti i benefici/ricadute che il finanziamento può generare sul sistema paese in termini di occupazione, innovazione e competitività. I bandi pubblici o di aziende partecipate pubbliche dovrebbero tener conto dell'occupazione, del livello di investimenti strutturali sulla R&S da parte dei fornitori e di chi ha la produzione nel nostro paese, in modo da valorizzare quei soggetti che investono maggiormente in risorse di Ricerca e Sviluppo o che hanno, anche attraverso subfornitori, la produzione manufatturiera in Italia, cosa non tenuta in considerazione fino ad ora. In questo modo i fondi pubblici genererebbero un impatto positivo sull'occupazione e benefici sia diretti che indiretti rendendo il sistema Paese
attrattivo per investimenti privati sia sulla realizzazione delle reti ma anche sullo sviluppo di nuova ricerca e di nuove tecnologie.
Situazione di Telecom Italia, che, a fronte del cambiamento in atto nell'azionariato, rischia di avere un impatto negativo in larga parte del settore. In questi giorni, a seguito dell'ingresso di Vivendi, alcuni progetti e attività date in appalto sono state ritardate. E' di fondamentale importante che Telecom Italia, unitamente agli altri operatori, investa in Italia.
Anche la Regione Lombardia deve fare pressioni affinché vengano salvaguardate professionalità e attività strategiche, premiando nei bandi le aziende virtuose che salvaguardano l'occupazione e intendono investire in Italia
Deve essere risolto definitivamente il problema dei lavoratori licenziati recentemente da Alcatel Lucent. Oggi sono rimasti in nove senza soluzione. Chiediamo il ripristino di corrette relazioni industriali, dopo tanti anni di accordi anche complicati che ci hanno consentito di gestire in maniera non traumatica un grande numero di lavoratori dichiarati in esubero. Purtroppo la Nokia per prima, e ora anche Alcatel Lucent, hanno cambiato atteggiamento e hanno deciso di licenziare unilateralmente. Nokia ha anche dato disdetta a tutta la contrattazione integrativa e anche al contratto nazionale! Alcatel Lucent, da parte sua, ha dato disdetta ad alcuni accordi e temiamo che in futuro seguirà la Nokia. Questo è inaccettabile. Chiediamo che tutte le parti si facciano parte attiva per impedire che questo atteggiamento prosegua in futuro e che vengano ripristinate corrette relazioni sindacali.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
SEGRETERIE NAZIONALI
mercoledì 23 dicembre 2015
martedì 6 ottobre 2015
Alcatel Lucent licenzia! Ecco il biglietto da visita di Nokia
Alle 21 del giorno cinque ottobre, presso il ministero
del lavoro, per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali in
Alcatel Lucent, ma non la prima volta nelle relazioni di Nokia, le OOSS e le
RSU si sono trovate di fronte ai licenziamenti collettivi. L'azienda ha deciso,
nonostante l'invito pressante dei vertici del ministero del lavoro a ripensare
la loro decisione, di licenziare unilateralmente 19 lavoratori.
Vergogna! Lotteremo in tutte le sedi per far ritirare i
licenziamenti.
L'assemblea di tutti i lavoratori e' convocata per
mercoledì alle ore 9.30
RSU - FIM FIOM UILM
sabato 26 settembre 2015
Comunicato
sindacale
ALCATEL LUCENT
Pochi giorni ancora
per impedire i licenziamenti.
Intensifichiamo la
mobilitazione.
Il 23 settembre si è svolto presso il ministero del Lavoro
l'incontro sulla procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 23
lavoratori, oggi in cassa integrazione. Erano presenti Fim Fiom e Uilm
nazionali e territoriali, il coordinamento nazionale delle Rsu, il
rappresentante del ministero del Lavoro e due funzionari della regione
Lombardia.
L'azienda ha ripetuto quanto sostenuto negli incontri precedenti
relativi alla procedura: Alcatel Lucent non intenderebbe tornare indietro
rispetto ai licenziamenti perché intende completare definitivamente il percorso
di ristrutturazione avviato ancor prima prima dello Shift Plan. In quest'ottica
non intende avvalersi di strumenti alternativi che potrebbe avere a
disposizione per gestire le ultime eccedenze, ovvero i contratti di solidarietà
o la cassa integrazione. Ha dichiarato inoltre che l'azienda sta uscendo dalla
crisi che l'ha colpita qualche anno fa e che, anche attraverso la fine del
percorso di ristrutturazione, conta di fare risultati anche più positivi nei
prossimi mesi.
Fim Fiom e Uilm hanno ribadito la loro netta contrarietà ai
licenziamenti, che diventano ancora più insensati a fronte del miglioramento
dell'andamento complessivo dell'azienda. Perché un'azienda che sta uscendo
dalla crisi dovrebbe licenziare dei lavoratori?
Fim Fiom e Uilm hanno anche espresso la loro perplessità rispetto
al fatto che eventuali licenziamenti produrrebbero un contenzioso legale che
Alcatel Lucent si ritroverebbe a dover gestire per anni, visti i tempi della
giustizia. L'azienda dovrebbe avere tutto l'interesse ad evitare
eventuali cause dei lavoratori coinvolti nei licenziamenti.
Per tutti questi motivi Fim Fiom e Uilm hanno chiesto con forza al
ministero del Lavoro di convincere l'azienda a modificare le proprie scelte.
Il Ministero del Lavoro ha confermato che l'azienda avrebbe la
possibilità di evitare i licenziamenti utilizzando i cds o la cassa
integrazione ma che questo sarebbe possibile solo se Alcatel Lucent
condividesse tale percorso. L'azienda si è dichiarata irremovibile e ha quindi
proposto alle OOSS di concludere immediatamente la procedura di licenziamento
collettivo con un mancato accordo, prima della scadenza dei termini previsti
dalla legge.
Fim Fiom
e Uilm si sono dichiarate contrarie a questa ipotesi ritenendo doveroso
utilizzare tutto il tempo previsto per provare ad evitare i licenziamenti. Le
parti si sono quindi riconvocate al primo ottobre. L'azienda, a conclusione
dell'incontro, ha ribadito di non avere intenzione di cambiare idea e che
metterà a disposizione di eventuali volontari un pacchetto d'incentivazione
all'uscita identico a quello concordato con i lavoratori andati volontariamente
in mobilità a maggio scorso.
Fim Fiom e Uilm hanno ribadito a loro volta che proveranno fino
alla fine a far riconsiderare all'azienda le proprie scelte.
Fim Fiom e Uilm ritengono gravissimo e senza precedenti
l'atteggiamento di Alcatel Lucent. Manderanno un ulteriore richiesta
d'intervento alla Presidenza del Consiglio e al ministero dello Sviluppo
Economico ricordando, tra l'altro che, in occasione della cessione del ramo
Optics l'azienda che ha acquisito le attività, la SM Optics, si era impegnata a
trovare delle soluzioni occupazionali per alcuni dei lavoratori oggi in cigs.
Di quell'impegno non si è visto neanche l'ombra. Verrà inviata anche una
lettera al Ministero del Lavoro per chiedere un intervento più stringente sulla
multinazionale. E' inaccettabile che nel momento in cui il ministero dello
Sviluppo Economico annuncia che i primi bandi del nuovo piano banda ultra larga
partiranno entro l'anno e si finiscono di spendere le risorse dei vecchi bandi,
aziende come Alcatel Lucent pensino di licenziare.
Nei prossimi giorni si terranno le assemblee e si decideranno le
iniziative di mobilitazione da intraprendere per dare la massima visibilità a
questa vertenza.
No ai
licenziamenti!
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 24 settembre 2015
venerdì 4 settembre 2015
13,7 milioni di motivi per reintegrare i 23 colleghi e colleghe
oggetto della procedura di licenziamento collettivo!!!
Che parole meritano di essere usate a
questo punto?
È questa la prima domanda che sorge
spontanea tentando di commentare le incredibili notizie sul nostro ex CEO
Michel Combes.
Costui ha dimostrato come l’etica
aziendale tanto proposta e sottolineata in frequenti corsi propinati a tutti
noi dipendenti non valga in realtà per i nostri alti dirigenti.
Qualche premessa sui fatti si impone.
L'amministratore delegato di
Alcatel-Lucent avrebbe diritto a 2,4 milioni di euro di fine rapporto e
circa 9 milioni di euro vendendo azioni dopo l'acquisizione prevista da
parte di Nokia.
Queste erano le sue dichiarazioni:
"Non vorrei toccare l'indennità di € 2,4 milioni sotto il mio contratto
perché le condizioni di performance non sono soddisfatte", assicurava Mr.
Combes.
Peccato che poi i fatti siano totalmente
incoerenti e scandalosamente diversi dalle sue rassicurazioni: Mr. Combes
riceverà un Mega-bonus !!!
In totale, incasserà nei prossimi tre
anni, l'equivalente di 13,7 milioni di euro valorizzando le azioni.
Mr. Combes ha 8,2 milioni di euro
valorizzando le azioni che potrà vendere tra il 2016 e il 2018.
In origine, le regole stabilite da Alcatel-Lucent
non gli avrebbe permesso di toccarle. Ma, in totale disprezzo dell’etica, tali
regole sono state tranquillamente stravolte nel bel mezzo della stagione
estiva.
Alcatel-Lucent aveva condizionato il
pagamento di questi bonus alla sua presenza nel business tre anni dopo la
concessione e alla performance finanziaria. Con l’uscita da Alcatel-Lucent di
Mr Combes, dopo soli due anni, il premio non avrebbe dovuto quindi essere
versato.
Tuttavia, in piena, estate, il 29 luglio,
il consiglio di amministrazione ha approvato una serie di misure straordinarie
eliminando tutte le condizioni di concessione al fine di permettere
a Mr. Combes di riscattare 2.685 milioni di azioni Alcatel per un
controvalore di circa 8,2 milioni di euro.
A fronte di tali cambiamenti
l’amministratore delegato dello ShiftPlan triennale ha annunciato la sua
anticipata partenza.
Mr. Combes riceverà questi titoli tra il
2016 e il 2018 per la vendita. Inoltre, in virtù di una munifica clausola di
non concorrenza, riceverà l'equivalente di 4,5 milioni di euro in 3 anni, di
cui 1,5 milioni in contanti a partire da settembre 2015: tutto ciò solo a patto
che non vada a lavorare con Huawei, Ericsson e Cisco entro i prossimi tre anni.
Un pacchetto di decisioni sostanzialmente
inconcepibile dal momento che la sua decisione di assunzione in Altice, il
gruppo del miliardario Patrick Drahi e SFR, non era un segreto per alcuno da
diversi mesi.
Quale ultima ciliegina sulla torta della
sua dimissione, Mr Combes, 53 anni di età, riceverà una pensione di 50.000 euro
all'anno.
Mr. Combes ed il board di Alcatel
Lucent hanno dimostrato di essere una classe dirigente inaffidabile che
si libera precipitosamente delle responsabilità ben prima che il loro piano sia
compiuto negli annunciati effetti di rilancio aziendale, ma soltanto nella
distruzione senza un minimo di etica di 10.000 posti di lavoro.
Un
modo spregiudicato ed arrogante, che dimostra quanto le leggi del mercato siano
inadeguate, irragionevoli ed ingiuste e di come si sia superato ogni
limite alla decenza, al decoro e alla dignità.
Questa
mega-regalia non ha rispetto per niente e nessuno!
Non
ha rispetto per la dignità del lavoro, della giustizia, per la società , per i
lavoratori e le lavoratrici rimasti, per i lavoratori e le
lavoratrici che sono stati cacciati o esternalizzati.
Non
ha nessuna ricaduta di coerenza e rispetto neppure per Mr. Combes, il primo a
beneficiarne.
E del resto anche in Italia Trieste non
era nei piani di dismissione… e le dichiarazioni di Mr Combes e dei suoi
dirigenti avevano un segno del tutto opposto a quanto poi è stato realizzato,
in termini di ridimensionamento aziendale.
Vari rappresentanti della politica
francese e del governo hanno chiesto lumi su questo comportamento! Sarebbe ora
auspicabile che anche i politici italiani si facciano carico di simili
richieste e non usino la società solo come palco mediatico! Anche
lo stato italiano, sia concedendo la cassa integrazione sia favorendo le
numerose cessioni di rami d’azienda, ha contribuito generosamente all’assegno
di buona uscita di Mr Combes!
4 settembre 2015
RSU
ALCATEL-LUCENT Vimercate e RSU SM Optics Vimercate
venerdì 8 maggio 2015
Accordo raggiunto!
SEGRETERIE NAZIONALI
Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. +39 06 852621
Comunicato
sindacale
Il 7 maggio 2015 è stato
raggiunto un accordo, presso il Ministero del Lavoro, a conclusione della
procedura di mobilità avviata dall’azienda lo scorso 20 febbraio.
L’accordo prevede quanto segue:
-
L’azienda utilizzerà un periodo di cassa
integrazione in deroga a zero ore di cinque mesi, a partire dal 7 maggio,
per 24 lavoratori, che sono il numero residuo di esuberi dello Shift
Plan;
-
i lavoratori che aderiranno alla mobilità entro
il 7 luglio avranno un incentivo pari a quanto erogato finora (26 mensilità col
minimo di 70000 euro + preavviso + indennità di mobilità);
-
i lavoratori che hanno già concordato l’uscita
in mobilità, in aggiunta all’incentivo previsto, riceveranno una quota pari a 5
mensilità dell’indennità di cassa integrazione.
La cassa
integrazione in deroga non prevede l’anticipo dell’indennità economica da parte
dell’azienda, pertanto, per ovviare ai tempi lunghi di erogazione da parte
dell’INPS è possibile ricorrere al meccanismo dell’anticipo sociale,
tramite il quale questa indennità viene anticipata dalle banche.
Durante la
cassa integrazione in deroga, si continueranno ad utilizzare gli stessi
strumenti per la ricollocazione interna ed esterna, nonché per la
riqualificazione professionale, fin qui utilizzati.
Siamo
quindi giunti ad un accordo che in extremis evita i licenziamenti e che dà un
ulteriore margine di tempo per la ricerca di una soluzione lavorativa per
ciascun lavoratore e lavoratrice.
La
mobilitazione dei lavoratori di tutte le sedi Alcatel-Lucent, fatta di
scioperi, manifestazioni, presìdi e coinvolgimento delle istituzioni locali e
nazionali, continuata anche in questi giorni con il presidio dei lavoratori in
CIGS e dei delegati sindacali davanti alla sede di Vimercate, ha permesso di
raggiungere questo risultato non così scontato.
Roma, 7
maggio 2015
FIM
FIOM UILM Nazionali
Coordinamento sindacale nazionale Alcatel-Lucent
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