mercoledì 23 dicembre 2015

                      Documento Assemblea Pubblica Fim, Fiom, Uilm

NOKIA +ALCATEL LUCENT: NASCE IL SECONDO GRUPPO DI TLC NEL MONDO. E POI?
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Milano, 18 dicembre 2015
Fim, Fiom, e Uilm stanno seguendo con la massima attenzione l'operazione di acquisizione che interesserà la società di telecomunicazioni Alcatel Lucent che, a partire dal 2016, sarà acquisita dalla finlandese Nokia.
Nelle slides allegate abbiamo fornito tutti i dati relativi alla presenza italiana e alle preoccupazioni rispetto al fatto che, dopo quest'operazione, ci possano essere riflessi negativi sull'occupazione, sulla ricerca e sviluppo, su tutto il resto delle attività e sull'indotto.
A tal fine abbiamo chiesto da tempo un intervento del ministro dello sviluppo Economico che però, fino ad ora, non ci ha fornito notizie ufficiali. A quanto abbiamo saputo ufficiosamente, anche a fronte delle nostre pressioni, si è svolto un incontro tra il Ministro e un rappresentante dei vertici della multinazionale, ma dell'incontro non ci sono notizie ufficiali e riteniamo che questo non sia positivo. In Francia gli incontri avuti dal governo francese con i vertici della multinazionale sono stati ufficializzati e ci sono degli impegni assunti dalla Nokia. Perché in Italia non è possibile avere un'informazione trasparente sui colloqui intercorsi?
Chiediamo:
 Di essere convocati al Ministero dello sviluppo economico e di avere notizie ufficiali sulle intenzioni della Nokia e su come il nostro governo intende salvaguardare livelli occupazionali e attività. C'è la necessità di fare pressioni sulla multinazionale anche evidenziando il fatto che il governo ha intenzione di investire risorse nei prossimi anni
 Che il governo acceleri rispetto all'implementazione del piano strategico banda ultralarga che potrebbe avere ricadute positive sul settore. Abbiamo già segnalato la necessità che nelle gare vengano inseriti parametri di valutazione che tengano conto di tutti i benefici/ricadute che il finanziamento può generare sul sistema paese in termini di occupazione, innovazione e competitività. I bandi pubblici o di aziende partecipate pubbliche dovrebbero tener conto dell'occupazione, del livello di investimenti strutturali sulla R&S da parte dei fornitori e di chi ha la produzione nel nostro paese, in modo da valorizzare quei soggetti che investono maggiormente in risorse di Ricerca e Sviluppo o che hanno, anche attraverso subfornitori, la produzione manufatturiera in Italia, cosa non tenuta in considerazione fino ad ora. In questo modo i fondi pubblici genererebbero un impatto positivo sull'occupazione e benefici sia diretti che indiretti rendendo il sistema Paese
attrattivo per investimenti privati sia sulla realizzazione delle reti ma anche sullo sviluppo di nuova ricerca e di nuove tecnologie.
 Situazione di Telecom Italia, che, a fronte del cambiamento in atto nell'azionariato, rischia di avere un impatto negativo in larga parte del settore. In questi giorni, a seguito dell'ingresso di Vivendi, alcuni progetti e attività date in appalto sono state ritardate. E' di fondamentale importante che Telecom Italia, unitamente agli altri operatori, investa in Italia.
 Anche la Regione Lombardia deve fare pressioni affinché vengano salvaguardate professionalità e attività strategiche, premiando nei bandi le aziende virtuose che salvaguardano l'occupazione e intendono investire in Italia
 Deve essere risolto definitivamente il problema dei lavoratori licenziati recentemente da Alcatel Lucent. Oggi sono rimasti in nove senza soluzione. Chiediamo il ripristino di corrette relazioni industriali, dopo tanti anni di accordi anche complicati che ci hanno consentito di gestire in maniera non traumatica un grande numero di lavoratori dichiarati in esubero. Purtroppo la Nokia per prima, e ora anche Alcatel Lucent, hanno cambiato atteggiamento e hanno deciso di licenziare unilateralmente. Nokia ha anche dato disdetta a tutta la contrattazione integrativa e anche al contratto nazionale! Alcatel Lucent, da parte sua, ha dato disdetta ad alcuni accordi e temiamo che in futuro seguirà la Nokia. Questo è inaccettabile. Chiediamo che tutte le parti si facciano parte attiva per impedire che questo atteggiamento prosegua in futuro e che vengano ripristinate corrette relazioni sindacali.
Fim, Fiom, Uilm nazionali               

SEGRETERIE NAZIONALI
                 

martedì 6 ottobre 2015

Alcatel Lucent licenzia! Ecco il biglietto da visita di Nokia




Alle 21 del giorno cinque ottobre, presso il ministero del lavoro, per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali in Alcatel Lucent, ma non la prima volta nelle relazioni di Nokia, le OOSS e le RSU si sono trovate di fronte ai licenziamenti collettivi. L'azienda ha deciso, nonostante l'invito pressante dei vertici del ministero del lavoro a ripensare la loro decisione, di licenziare unilateralmente 19 lavoratori. 


Vergogna! Lotteremo in tutte le sedi per far ritirare i licenziamenti.

L'assemblea di tutti i lavoratori e' convocata per mercoledì alle ore 9.30




RSU - FIM FIOM UILM

sabato 26 settembre 2015






Comunicato sindacale
ALCATEL LUCENT
Pochi giorni ancora per impedire i licenziamenti.
Intensifichiamo la mobilitazione.

Il 23 settembre si è svolto presso il ministero del Lavoro l'incontro sulla procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 23 lavoratori, oggi in cassa integrazione. Erano presenti Fim Fiom e Uilm nazionali e territoriali, il coordinamento nazionale delle Rsu, il rappresentante del ministero del Lavoro e due funzionari della regione Lombardia.
L'azienda ha ripetuto quanto sostenuto negli incontri precedenti relativi alla procedura: Alcatel Lucent non intenderebbe tornare indietro rispetto ai licenziamenti perché intende completare definitivamente il percorso di ristrutturazione avviato ancor prima prima dello Shift Plan. In quest'ottica non intende avvalersi di strumenti alternativi che potrebbe avere a disposizione per gestire le ultime eccedenze, ovvero i contratti di solidarietà o la cassa integrazione. Ha dichiarato inoltre che l'azienda sta uscendo dalla crisi che l'ha colpita qualche anno fa e che, anche attraverso la fine del percorso di ristrutturazione, conta di fare risultati anche più positivi nei prossimi mesi.
Fim Fiom e Uilm hanno ribadito la loro netta contrarietà ai licenziamenti, che diventano ancora più insensati a fronte del miglioramento dell'andamento complessivo dell'azienda. Perché un'azienda che sta uscendo dalla crisi dovrebbe licenziare dei lavoratori?
Fim Fiom e Uilm hanno anche espresso la loro perplessità rispetto al fatto che eventuali licenziamenti produrrebbero un contenzioso legale che Alcatel Lucent si ritroverebbe a dover gestire per anni, visti i tempi della giustizia.  L'azienda dovrebbe avere tutto l'interesse ad evitare eventuali cause dei lavoratori coinvolti nei licenziamenti.
Per tutti questi motivi Fim Fiom e Uilm hanno chiesto con forza al ministero del Lavoro di convincere l'azienda a modificare le proprie scelte.
Il Ministero del Lavoro ha confermato che l'azienda avrebbe la possibilità di evitare i licenziamenti utilizzando i cds o la cassa integrazione ma che questo sarebbe possibile solo se Alcatel Lucent condividesse tale percorso. L'azienda si è dichiarata irremovibile e ha quindi proposto alle OOSS di concludere immediatamente la procedura di licenziamento collettivo con un mancato accordo, prima della scadenza dei termini previsti dalla legge.
Fim Fiom e Uilm si sono dichiarate contrarie a questa ipotesi ritenendo doveroso utilizzare tutto il tempo previsto per provare ad evitare i licenziamenti. Le parti si sono quindi riconvocate al primo ottobre. L'azienda, a conclusione dell'incontro, ha ribadito di non avere intenzione di cambiare idea e che metterà a disposizione di eventuali volontari un pacchetto d'incentivazione all'uscita identico a quello concordato con i lavoratori andati volontariamente in mobilità a maggio scorso.
Fim Fiom e Uilm hanno ribadito a loro volta che proveranno fino alla fine a far riconsiderare all'azienda le proprie scelte.
Fim Fiom e Uilm ritengono gravissimo e senza precedenti l'atteggiamento di Alcatel Lucent. Manderanno un ulteriore richiesta d'intervento alla Presidenza del Consiglio e al ministero dello Sviluppo Economico ricordando, tra l'altro che, in occasione della cessione del ramo Optics l'azienda che ha acquisito le attività, la SM Optics, si era impegnata a trovare delle soluzioni occupazionali per alcuni dei lavoratori oggi in cigs. Di quell'impegno non si è visto neanche l'ombra. Verrà inviata anche una lettera al Ministero del Lavoro per chiedere un intervento più stringente sulla multinazionale. E' inaccettabile che nel momento in cui il ministero dello Sviluppo Economico annuncia che i primi bandi del nuovo piano banda ultra larga partiranno entro l'anno e si finiscono di spendere le risorse dei vecchi bandi, aziende come Alcatel Lucent pensino di licenziare.
Nei prossimi giorni si terranno le assemblee e si decideranno le iniziative di mobilitazione da intraprendere per dare la massima visibilità a questa vertenza.

No ai licenziamenti!

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI

Roma, 24 settembre 2015


venerdì 4 settembre 2015



13,7 milioni di motivi per reintegrare i 23 colleghi e colleghe oggetto della procedura di licenziamento collettivo!!!

Che parole meritano di essere usate a questo punto?
È questa la prima domanda che sorge spontanea tentando di commentare le incredibili notizie sul nostro ex CEO Michel Combes.
Costui ha dimostrato come l’etica aziendale tanto proposta e sottolineata in frequenti corsi propinati a tutti noi dipendenti non valga in realtà per i nostri alti dirigenti.
Qualche premessa sui fatti si impone.
L'amministratore delegato di Alcatel-Lucent avrebbe diritto a 2,4 milioni di euro di fine rapporto e circa  9 milioni di euro vendendo azioni dopo l'acquisizione prevista da parte di Nokia.
Queste erano le sue dichiarazioni: "Non vorrei toccare l'indennità di € 2,4 milioni sotto il mio contratto perché le condizioni di performance non sono soddisfatte", assicurava Mr. Combes.
Peccato che poi i fatti siano totalmente incoerenti e scandalosamente diversi dalle sue rassicurazioni: Mr. Combes riceverà un Mega-bonus !!!
In totale, incasserà nei prossimi tre anni, l'equivalente di 13,7 milioni di euro valorizzando le azioni.
Mr. Combes ha 8,2 milioni di euro valorizzando le azioni che potrà vendere tra il 2016 e il 2018.
In origine, le regole stabilite da Alcatel-Lucent non gli avrebbe permesso di toccarle. Ma, in totale disprezzo dell’etica, tali regole sono state tranquillamente stravolte nel bel mezzo della stagione estiva.
Alcatel-Lucent aveva condizionato il pagamento di questi bonus alla sua presenza nel business tre anni dopo la concessione e alla performance finanziaria. Con l’uscita da Alcatel-Lucent di Mr Combes, dopo soli due anni, il premio non avrebbe dovuto quindi essere versato.
Tuttavia, in piena, estate, il 29 luglio, il consiglio di amministrazione ha approvato una serie di misure straordinarie eliminando tutte le condizioni di concessione al fine di permettere  a  Mr. Combes di riscattare 2.685 milioni di azioni Alcatel per un controvalore di circa 8,2 milioni di euro.
A fronte di tali cambiamenti l’amministratore delegato dello ShiftPlan triennale ha annunciato la sua anticipata partenza.
Mr. Combes riceverà questi titoli tra il 2016 e il 2018 per la vendita. Inoltre, in virtù di una munifica clausola di non concorrenza, riceverà l'equivalente di 4,5 milioni di euro in 3 anni, di cui 1,5 milioni in contanti a partire da settembre 2015: tutto ciò solo a patto che non vada a lavorare con Huawei, Ericsson e Cisco entro i prossimi tre anni.
Un pacchetto di decisioni sostanzialmente inconcepibile dal momento che la sua decisione di assunzione in Altice, il gruppo del miliardario Patrick Drahi e SFR, non era un segreto per alcuno da diversi mesi.
Quale ultima ciliegina sulla torta della sua dimissione, Mr Combes, 53 anni di età, riceverà una pensione di 50.000 euro all'anno.
Mr. Combes ed il board di Alcatel Lucent  hanno dimostrato di essere una classe dirigente inaffidabile che si libera precipitosamente delle responsabilità ben prima che il loro piano sia compiuto negli annunciati effetti di rilancio aziendale, ma soltanto nella distruzione senza un minimo di etica di 10.000 posti di lavoro.
Un modo spregiudicato ed arrogante, che dimostra quanto le leggi del mercato siano inadeguate, irragionevoli ed ingiuste e di come si sia superato ogni  limite alla decenza, al decoro e alla dignità.
Questa mega-regalia non ha rispetto per niente e nessuno!
Non ha rispetto per la dignità del lavoro, della giustizia, per la società , per i lavoratori e  le lavoratrici rimasti, per i lavoratori e  le lavoratrici che sono stati cacciati o esternalizzati.
Non ha nessuna ricaduta di coerenza e rispetto neppure per Mr. Combes, il primo a beneficiarne.
E del resto anche in Italia Trieste non era nei piani di dismissione… e le dichiarazioni di Mr Combes e dei suoi dirigenti avevano un segno del tutto opposto a quanto poi è stato realizzato, in termini di ridimensionamento aziendale.
Vari rappresentanti della politica francese e del governo hanno chiesto lumi su questo comportamento! Sarebbe ora auspicabile che anche i politici italiani si facciano carico di simili richieste e non usino la società solo come palco mediatico!  Anche  lo stato italiano, sia concedendo la cassa integrazione sia favorendo  le numerose cessioni di rami d’azienda, ha contribuito generosamente all’assegno di buona uscita di Mr Combes!

4 settembre 2015

RSU ALCATEL-LUCENT Vimercate e RSU SM Optics Vimercate

venerdì 8 maggio 2015

Accordo raggiunto!







SEGRETERIE NAZIONALI
Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. +39 06 852621

Comunicato sindacale

Il 7 maggio 2015 è stato raggiunto un accordo, presso il Ministero del Lavoro, a conclusione della procedura di mobilità avviata dall’azienda lo scorso 20 febbraio.

L’accordo prevede quanto segue:
-          L’azienda utilizzerà un periodo di cassa integrazione in deroga a zero ore di cinque mesi, a partire dal 7 maggio, per  24 lavoratori, che sono il numero residuo di esuberi dello Shift Plan;
-          i lavoratori che aderiranno alla mobilità entro il 7 luglio avranno un incentivo pari a quanto erogato finora (26 mensilità col minimo di 70000 euro + preavviso + indennità di mobilità);
-          i lavoratori che hanno già concordato l’uscita in mobilità, in aggiunta all’incentivo previsto, riceveranno una quota pari a 5 mensilità dell’indennità di cassa integrazione.

La cassa integrazione in deroga non prevede l’anticipo dell’indennità economica da parte dell’azienda, pertanto, per ovviare ai tempi lunghi di erogazione da parte dell’INPS  è possibile ricorrere al meccanismo dell’anticipo sociale, tramite il quale questa indennità viene anticipata dalle banche.

Durante la cassa integrazione in deroga, si continueranno ad utilizzare gli stessi strumenti per la ricollocazione interna ed esterna, nonché per la riqualificazione professionale, fin qui utilizzati.

Siamo quindi giunti ad un accordo che in extremis evita i licenziamenti e che dà un ulteriore margine di tempo per la ricerca di una soluzione lavorativa per ciascun lavoratore e lavoratrice.

La mobilitazione dei lavoratori di tutte le sedi Alcatel-Lucent, fatta di scioperi, manifestazioni, presìdi e coinvolgimento delle istituzioni locali e nazionali, continuata anche in questi giorni con il presidio dei lavoratori in CIGS e dei delegati sindacali davanti alla sede di Vimercate, ha permesso di raggiungere questo risultato non così scontato.
 
Roma, 7 maggio 2015

FIM FIOM UILM Nazionali
Coordinamento sindacale nazionale Alcatel-Lucent