sabato 26 settembre 2015






Comunicato sindacale
ALCATEL LUCENT
Pochi giorni ancora per impedire i licenziamenti.
Intensifichiamo la mobilitazione.

Il 23 settembre si è svolto presso il ministero del Lavoro l'incontro sulla procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 23 lavoratori, oggi in cassa integrazione. Erano presenti Fim Fiom e Uilm nazionali e territoriali, il coordinamento nazionale delle Rsu, il rappresentante del ministero del Lavoro e due funzionari della regione Lombardia.
L'azienda ha ripetuto quanto sostenuto negli incontri precedenti relativi alla procedura: Alcatel Lucent non intenderebbe tornare indietro rispetto ai licenziamenti perché intende completare definitivamente il percorso di ristrutturazione avviato ancor prima prima dello Shift Plan. In quest'ottica non intende avvalersi di strumenti alternativi che potrebbe avere a disposizione per gestire le ultime eccedenze, ovvero i contratti di solidarietà o la cassa integrazione. Ha dichiarato inoltre che l'azienda sta uscendo dalla crisi che l'ha colpita qualche anno fa e che, anche attraverso la fine del percorso di ristrutturazione, conta di fare risultati anche più positivi nei prossimi mesi.
Fim Fiom e Uilm hanno ribadito la loro netta contrarietà ai licenziamenti, che diventano ancora più insensati a fronte del miglioramento dell'andamento complessivo dell'azienda. Perché un'azienda che sta uscendo dalla crisi dovrebbe licenziare dei lavoratori?
Fim Fiom e Uilm hanno anche espresso la loro perplessità rispetto al fatto che eventuali licenziamenti produrrebbero un contenzioso legale che Alcatel Lucent si ritroverebbe a dover gestire per anni, visti i tempi della giustizia.  L'azienda dovrebbe avere tutto l'interesse ad evitare eventuali cause dei lavoratori coinvolti nei licenziamenti.
Per tutti questi motivi Fim Fiom e Uilm hanno chiesto con forza al ministero del Lavoro di convincere l'azienda a modificare le proprie scelte.
Il Ministero del Lavoro ha confermato che l'azienda avrebbe la possibilità di evitare i licenziamenti utilizzando i cds o la cassa integrazione ma che questo sarebbe possibile solo se Alcatel Lucent condividesse tale percorso. L'azienda si è dichiarata irremovibile e ha quindi proposto alle OOSS di concludere immediatamente la procedura di licenziamento collettivo con un mancato accordo, prima della scadenza dei termini previsti dalla legge.
Fim Fiom e Uilm si sono dichiarate contrarie a questa ipotesi ritenendo doveroso utilizzare tutto il tempo previsto per provare ad evitare i licenziamenti. Le parti si sono quindi riconvocate al primo ottobre. L'azienda, a conclusione dell'incontro, ha ribadito di non avere intenzione di cambiare idea e che metterà a disposizione di eventuali volontari un pacchetto d'incentivazione all'uscita identico a quello concordato con i lavoratori andati volontariamente in mobilità a maggio scorso.
Fim Fiom e Uilm hanno ribadito a loro volta che proveranno fino alla fine a far riconsiderare all'azienda le proprie scelte.
Fim Fiom e Uilm ritengono gravissimo e senza precedenti l'atteggiamento di Alcatel Lucent. Manderanno un ulteriore richiesta d'intervento alla Presidenza del Consiglio e al ministero dello Sviluppo Economico ricordando, tra l'altro che, in occasione della cessione del ramo Optics l'azienda che ha acquisito le attività, la SM Optics, si era impegnata a trovare delle soluzioni occupazionali per alcuni dei lavoratori oggi in cigs. Di quell'impegno non si è visto neanche l'ombra. Verrà inviata anche una lettera al Ministero del Lavoro per chiedere un intervento più stringente sulla multinazionale. E' inaccettabile che nel momento in cui il ministero dello Sviluppo Economico annuncia che i primi bandi del nuovo piano banda ultra larga partiranno entro l'anno e si finiscono di spendere le risorse dei vecchi bandi, aziende come Alcatel Lucent pensino di licenziare.
Nei prossimi giorni si terranno le assemblee e si decideranno le iniziative di mobilitazione da intraprendere per dare la massima visibilità a questa vertenza.

No ai licenziamenti!

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI

Roma, 24 settembre 2015


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