mercoledì 9 ottobre 2013

COMUNICATO FIOM
  
Alcatel-Lucent. Potetti (Fiom): “No al piano di licenziamenti e alla riduzione degli investimenti in Italia”

Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Alcatel Lucent, ha
rilasciato in serata la seguente dichiarazione.

“Oggi Alcatel Lucent ha presentato il piano di ristrutturazione “Shift Plan”, annunciando 

per l'Italia una riduzione di organico di 586 lavoratrici e lavoratori su circa 2000 e un 
massiccio disinvestimento nel nostro Paese su tutte le attività svolte.”
“Il piano così com'è chiude diverse sedi in Italia e riduce in maniera drastica, tra le altre, 
le attività di ricerca e sviluppo che hanno contribuito a fare grande l'Alcatel. Un fatto 
grave che, se non adeguatamente contrastato, determinerà un arretramento 
tecnologico e industriale molto importante dell'Italia, oltre che una condizione 
 difficilissima per quasi 600 famiglie.”
“Il Governo, che nei giorni scorsi ha incontrato i vertici dell'Alcatel-Lucent, intervenga 
immediatamente per scongiurare un fatto così grave. Il problema non è il costo del 
lavoro ma scelte che a livello internazionale troppo spesso penalizzano l'Italia e che 
vedono, altrettanto spesso, un ritardo istituzionale sulla politica industriale che sta 
 diventando esiziale per il nostro Paese.”
“La specializzazione di questi lavoratori e la loro attività che per anni hanno garantito ad 
Alcatel-Lucent la leadership mondiale su molte tecnologie (con il 50% dei brevetti di 
Alcaltel sviluppati in Italia), ne rendono difficile il reimpiego.”
“Un dramma che dobbiamo tutti insieme scongiurare, che vedrà già da domani avviare 
diverse iniziative di mobilitazione, con l'obiettivo di alzare l'attenzione di tutti i soggetti 
interessati e trovare soluzioni alternative alle chiusure e ai licenziamenti.”

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 8 ottobre 2013

1 commenti:

Alfredo Giovannetti ha detto...

Che Alcatel Lucent abbia deciso di chiudere l'R&D in Italia è ormai chiaro e non credo che cambierà idea neanche a fronte di iniziative dure quali scioperi ad oltranza o occupazione del sito di Vimercate.
Il punto chiave su cui , secondo me, l' RSU dovrebbe insistere è chiedere alle istituzioni ( Governo, Regione, Comune....) di "Costringere" Alcatel Lucent ad accettare eventuali offerte di altre aziende per permettere al maggior numero di persone di passare da ALU alla nuova azienda. Se ciò avvenisse si potrebbe cominciare a ragionare su numeri (spero) molto minori di 586. Dopodichè si potrebbe insistere sulla possibilità di applicare l'articolo della legge Fornero sul lavoro per anticipare l'andata in pensione di tutti coloro che, da qui alla fine del 2015 , avranno max. 4 anni di lavoro. Non so se si tratterà di 20 o 100 persone ma, sicuramente, non saranno zero e non penso che qualcuno voglia rifiutare questa possibilità.
Ovviamente, per "Costringere" Alcatel Lucent ad accettare offerte di altre aziende vanno bene scioperi o quant'altro ma pensare ancora, dopo tutto quello che è successo, che ALU possa tornare indietro sul paese Italia è utopistico.

Alfredo Giovannetti

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