lunedì 2 marzo 2015



Alcatel-Lucent:
nessuno è al sicuro


Pochi giorni fa si celebrava nella nuova sede di Alcatel-Lucent, l’Open Day, pretesto per rilanciare l’immagine dell’azienda in un periodo di crisi del settore delle telecomunicazioni. Come è stato riportato dai quotidiani, Alcatel-Lucent, in quell’occasione si è vantata di aver saputo gestire lo shift plan senza ricorrere a licenziamenti. Poi il 17 febbraio presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) l’Azienda ha scoperto le sue carte, dichiarando di volere aprire la procedura di mobilità che porterà al licenziamento collettivo di lavoratori e lavoratrici in esubero. Il rappresentate del MISE si è dichiarato contrario a tale procedura ed ha invitato l’Azienda a ripensarci. Anche il rappresentante della Regione Lombardia presente al tavolo si è espresso in tal senso.

Il licenziamento collettivo non riguarderà solo 43 tra lavoratori e lavoratrici attualmente in CIGS, ma coinvolgerà anche altre persone al momento non identificate.

E’ la prima volta che l’azienda assume un atteggiamento così intransigente anche di fronte alle richieste del Governo.

A cosa è servita la visita del premier Renzi al nuovo stabilimento?

Non si può restare indifferenti di fronte a tanta arroganza da parte dell’Azienda, occorre una risposta ferma e decisa:

SCIOPERO!

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