venerdì 20 dicembre 2013

Lettera della RSU, delle lavoratrici e dei lavoratori, inviata al ministro Zanonato ed al CEO di Alcatel Lucent Michel Combes


Signor Ministro,

con la presente le Rappresentanze Sindacali Unitarie, le lavoratrici ed i lavoratori dell’azienda Alcatel-Lucent di Vimercate (MB) auspicano un ruolo attivo e propositivo del Governo sulla nostra vertenza, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle competenze oggi ancora presenti in questa importante realtà industriale.
Nell’incontro del 16 Dicembre a Parigi, tra l’azienda ed il Coordinamento Aziendale Europeo, Alcatel Lucent ha confermato le scelte strategiche e di carattere industriale annunciate nello Shift Plan e si appresta in tempi rapidi a renderle operative.
Nelle attività amministrative (Finance), di formazione  (HR & Learning) e di informatica  (B&ITT), l’azienda ha confermato la dismissione della attività e la cessione delle stesse a partners esterni senza trasferire le persone, determinando così decine di esuberi, anche nel nostro paese.
Per quanto riguarda l’ipotesi di cessione delle attività italiane di OPTICS e le indiscrezioni riportate dai giornali di un’offerta Italiana ed una Indiana, l’azienda ha confermato che vi sono alcune  opzioni  allo studio e saranno comunicate al Governo Italiano nel rispetto del percorso definito al Ministero dello Sviluppo Economico.
Sappiamo che in questi giorni si svolgeranno gli incontri tra Governo e azienda.
I lavoratori si aspettano una soluzione  che consenta di continuare a sviluppare e a fare innovazione in un settore strategico  come quello delle TLC, preservando l’occupazione e le competenze. Pensiamo che questo sia anche l’obiettivo del Governo.
E’ quindi necessario un partner industriale che acquisisca tutta la filiera di attività di OPTICS. Ci risulta che esista un soggetto industriale italiano interessato allo spin off, con queste caratteristiche, pertanto riteniamo sia questa la soluzione da percorrere.
Non  ci interessano invece soluzioni  con fornitori di servizi o di consulenza che abbiano unicamente il compito di gestire il “fine vita” dei prodotti attuali.
Se sono confermate le indiscrezioni che parlano di Tech Mahindra, questa soluzione non sarebbe condivisa, proprio perché il modello di business  di Tech Mahindra è basato sulla fornitura di servizi e consulenza, e non sullo sviluppo di un proprio catalogo prodotti e di tecnologie proprie.
Per questi motivi la RSU e i lavoratori chiedono al Governo un ruolo attivo nell’individuazione dell’ipotesi migliore che risponda ai criteri sopra citati.
Nell’attesa di un Suo positivo riscontro, cogliamo l’occasione per augurare Buone Feste.

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