giovedì 24 maggio 2012

LETTERA APERTA

LETTERA APERTA DI UNA LAVORATRICE ALU DOPO L'ASSEMBLEA INTERNA TENUTA IERI 23 MAGGIO 2012.

Penso e ripenso e decido di postarlo , premesso che avrei dovuto intervenire in assemblea perché è li che avremmo e che avrei dovuto dire quello che ora sto scrivendo , per poterlo discutere con tutti il lavoratori e con la rsu , ma è un mio limite perciò provo a farlo qui.
Avrei voluto urlare :

1)  Ma noi fino ad oggi abbiamo discusso, scioperato , partecipato ad assemblee prodotto documenti , creato interventi , create situazioni di discussioni al di fuori della fabbrica per ridurre i numeri degli esuberi ????????? IO NON CREDO  Io non credo che questo fosse l’obbiettivo…. abbassare i numeri

2)    Il nostro obbiettivo, era ed è quello di far cambiare la strategia industriale di questa azienda , l’obbiettivo è quello di dimostrare con tutti i mezzi possibile che stanno sbagliando. Perché se così non è , perché abbiamo votato la mozione di sfiducia ?

3)    Quindi perché accettiamo la logica di discutere degli esuberi ??? Sono moltissimi anni che si discute solo di esuberi . NOI SERVIAMO TUTTI non uno in meno , se crediamo che la politica industriale strategica in Italia perseguita dai dirigenti sia sbagliata.

4)    Accettiamo che ci venga detto in assemblea che: “sono ancora tanti (245) e dobbiamo chiedere di scendere ancora …” “ possiamo discutere che tipo di ammortizzatore sociale usare …” . Se accettiamo questa discussione abbiamo già dato il nostro assenso .

5)   Accettiamo anche senza replica che un lavoratore che propone la riduzione del 20% dello stipendio (tipo contratto di solidarietà), per compensare i 245 esuberi , venga liquidato dicendo : “smettiamo di lavorare a casa, fermarsi fino a tardi , così forse possiamo recuperare “ E noi tutti zitti. IO COMPRESA.

6)   Perché non riusciamo a dire “NON discutiamo di nulla se prima non è chiaro quale sia il piano industriale di ALU Italia  e le prospettive per il futuro “.Se non ci sono questi documenti NOI non discutiamo , troppo rivoluzionario ?

Allego link di un articolo e sottolineo quanto sotto :

http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/15500_alcatel-lucent-esuberi-dimezzati-in-italia.htm

“Si tratta di un primo step positivo anche se c'è da affrontare tutto il tema degli ammortizzatori sociali - spiega Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo Alcatel Lucent - da attivare nell'ottica del reinserimento delle persone e non della loro fuoriuscita dall'azienda”. Prossimo aggiornamento il 4 giugno"

STEP Positivo ??? ma dove lo vede , non c’è piano industriale non ce nulla … l’unico dato sono gli esuberi.

"Tale obiettivo, che continua a collocarsi nel contesto della necessaria riduzione di costi a livello globale - puntualizza l'azienda - potrà essere raggiunto solo qualora un augurabile accordo tra le parti sociali avvenga in tempi rapidi, tali da assicurare la sua efficacia operativa".

Questo è quello che dice l'azienda, vogliono la pace sociale.

Sonia

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo

Anonimo ha detto...

Sarebbe tempo, dicendo a Potetti e all'altro della cisl (leggete il comunicato sotto sembra scritto dall'azienda direttamente) che devono venire nelle assemblee prima di aprire bocca; di unire le forze da nord a sud. Qua' si sacrifica oltre che il centro, soprattutto la periferia.

Anonimo ha detto...

Condivido tutto, domande, dubbi e perplessità.
Ed autocritiche.

Anonimo ha detto...

Quello che dici mi sembra "incredibilmente" sensato!

Mi viene il dubbio di essere solo un illuso e che il settore delle telecomunicazioni in Italia sia ormai morente e che tutta quella gente che si accalca ai tavoli ministeriali, altro non stia facendo che dare l'estrema unzione.

Sbrigatevi signori, fra un po' comincia a puzzare...

Anonimo ha detto...

Io credo che se il CEO si incontra con un ministro italiano per dirsi di trasferire attivita' in Italia ci sia qualcosa di concreto. Esiste il rischio che sia tutto un bluff per far si' che il lavoro possa essere trasferito senza grossi problemi e al momento giusto ci buttano in mezzo alla strada. Io questo rischio lo accetto, ma ovviamente ci devono essere delle condizioni che vanno proposte all'azienda,in prima istanza l'azzeramento degli esuberi,con un uso diverso degli ammortizzatori per ridurre i costi ( Contratti di solidarieta' piuttosto che CIGS non a zero ore e a rotazione).
L'unico esubero che c'e' in questa azienda e' il Sig. Perucconi Angelo.

stefano indaco ha detto...

La premessa purtroppo è giusta senza contraddittorio mancano sia le domande che le risposte.
Così si rimane sulle proprie impressioni ,giuste o sbagliate,senza progredire in idee condivise e semza comprendere quale messaggi/informazioni siano passati e quali no e in che maniera sono stati percepiti.
Ad esempio: il punto 5. nessuno ha liquidato la proposta come risibile ma ha aggiunto che "intanto" prima di arrivare a queste condizioni non facciamo sconti alla società con lavoro doppio....
Quando si dice:
"da attivare nell'ottica del reinserimento delle persone e non della loro fuoriuscita dall'azienda” si intende proprio ,scordatevi la CIS a zero ore con pace sociale.


Poi i ricatti aziendali sono commentabili da soli....

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