Dall’incontro del 24 gennaio al
Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) nel quale l’azienda annunciò 490
esuberi in Italia, si sono susseguiti una serie di incontri: in sede
ministeriale con azienda e sindacati, in sede aziendale tra manager e
lavoratori ed a livello europeo con l’ECID del 18 Aprile.
In modo particolare i vertici di
OPTICS, dopo innumerevoli azioni intraprese dalla RSU e dai lavoratori, hanno
deciso di incontrare in mensa i dipendenti di OPTICS per spiegare la “strategia”.
Se dovessimo trarre un resoconto da
questi incontri, fare il punto della situazione e capire soprattutto dove
stanno andando, potremmo solo dire che la confusione regna sovrana ed hanno
perso la rotta!
I messaggi trasmessi dall’azienda e
dai manager di OPTICS sono costantemente in contraddizione e rendono sempre meno
comprensibile la strategia di Alcatel-Lucent ed il nostro futuro.
Del resto i risultati DISASTROSI di
OPTICS del Q1 2012 continuano a dimostrare, dopo tre anni consecutivi di
perdite, l’assoluta INADEGUATEZZA del top management della divisione e della
sua strategia di prodotto e che per il bene di tutti dovrebbe ANDARSENE!
Gli stessi lavoratori hanno inviato,
dopo l’incontro in mensa, una mail (vedi bacheche sindacali) nella quale
rilevano le contraddizioni emerse. Vediamo di seguito di riassumere i punti
principali.
Nei primi incontri al MiSE l’azienda
aveva motivato il taglio di 360 ricercatori in OPTICS sostenendo che la piattaforma
1850TSS non fa parte della strategia ALU e che si registrava un calo costante
di mercato per questo prodotto.
Oggi l’azienda in palese
contraddizione dice di aspettarsi incrementi di vendite del 1850TSS e se pur
con una pianificazione significativamente ridimensionata, di dover procedere
allo sviluppo delle release R6.0 e R7.0 come richiesto dai clienti.
L’azienda ha più volte dichiarato,
nelle sedi istituzionali, sui media, ecc. che il piano di ristrutturazione
presentato per il 2012 è confermato ed irreversibile, perché legato alle scelte
strategiche della multinazionale di riposizionamento delle attività R&D e
di semplificazione del portafoglio prodotti.
Se il 1850TSS non è considerato
prodotto strategico e riducono gli investimenti, come fa a sostenere il
management di OPTICS che per il 2013 non ci saranno ulteriori tagli
occupazionali? Cosa svilupperemo di nuovo nel 2013 per mantenere il livello di
occupati in Italia?
L’azienda ha sempre sostenuto al MiSE
che la quantità e la qualità di ciò che rimarrà in Italia, dipenderà dall’interlocuzione
avviata tra il MiSE ed i vertici della multinazionale e dalla capacità dell’Italia
di creare un eco-sistema appetibile per l’impresa: mercato ed investimenti,
competenze e variabili istituzionali (incentivi alla R&D, ecc.), dichiarando
che se l’esito non sarà positivo il problema occupazionale si estenderebbe ai
restanti 530 ricercatori.
Nell’incontro ECID del 18 Aprile,
Philippe Keryer ha affermato che l’Italia sarà il principale centro di
competenza per gli sviluppi del 1830. Sam Bucci nell’incontro in mensa del 17
Aprile ha dichiarato che il 1830PSS potrà dominare il mercato WDM+OTN e che
vorrebbero utilizzare gli skill di Vimercate per questa tecnologia.
Bene è quello che chiediamo da tempo!
L’azienda ed il management di OPTICS stanno prendendo coscienza della “REALE”
situazione dei clienti, del mercato e delle reali competenze e professionalità
presenti nel nostro paese che potrebbero essere utilizzate per sviluppare parti
importanti della strategia ALU quali WDM e OTN.
Ci verranno quindi assegnate nuove ed
importanti missioni sugli sviluppi del 1830 e con impatti positivi sull’occupazione?
Bene è tra i nostri obiettivi!
Una chiara strategia sull’evoluzione
del 1830 sarebbe importante anche per l’azienda: il management di OPTICS non
può affermare che il 1830 dominerà il mercato ma che l’implementazione della
tecnologia MPLS-TP su questo apparato è di bassa priorità, quando già oggi sta
perdendo quote di mercato su questa tecnologia rispetto ai competitor! Huawei, nostro
principale competitor, sta investendo molto in questo settore!
Sull’attività di Network Management l’azienda
ha sempre dichiarato che non stava trasferendo e de localizzando attività verso
India e USA. Poi, CONTI e CONTRACTORS alla mano, l’azienda non ha saputo
rispondere e confutare i dati,arrampicandosi sugli specchi nell’incontro del 17
Aprile!
Chiediamo all’azienda: che senso ha
delocalizzare attività in India, dove non ci sono skill e c’è un alto turnover?
Perché distruggere importanti competenze che potrebbero giocare un ruolo chiave
nell’evoluzione del 5620 SAM e per una nuova piattaforma?
Non stiamo giocando! Perdere il posto
di lavoro non è una barzelletta! Chiedere e costruire garanzie per il futuro è importante
per i lavoratori di ALU e per il futuro del nostro paese preservando importanti
centri di eccellenza ed innovazione!
Non dimentichiamo anche i 130 esuberi
annunciati dall’azienda nelle attività commerciali e di amministrazione, che derivano
dai processi di centralizzazione e delocalizzazione delle attività e da scelte
commerciali di focalizzazione sui principali clienti. Quest’ultima scelta sta
determinando la perdita di ulteriori quote di mercato, lasciate così alla concorrenza,
e nell’incontro con l’amministratore delegato Baini non abbiamo sentito
risposte concrete in merito alla salvaguardia dell’occupazione in questo
settore ed a politiche di rilancio per aumentare le quote di mercato.
Quindi la soluzione è: REGALIAMO LORO
UNA BUSSOLA o forse meglio CAMBIAMO IL COMANDANTE!
Vimercate, 9 Maggio 2012 RSU
Alcatel-Lucent Vimercate
Una lettera è stata mandata dal Comitato spontaneo dei lavoratori ALU di Vim a HR.
La lettera per ora non ha ricevuto risposta da HR.
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1 commenti:
Sono sconcertato da questi ultimi comunicati. Purtroppo l'unico modo per cambiare il management ( e mi riferisco a Ben VERWAAYEN visto che la colpa e' anche sua) e' la borsa. Da quando c'e' lui l'azione ha avuto un lungo e inesorabile declino, senza contare che gli altri manager sono tutti americani. Ben venga una mozione all'assemblea degli azionisti per cacciare questi manager che per fare cassa han saputo solo vendere attivita' senza nessuno sviluppo certo per il nostro futuro.
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