Le lavoratrici e i lavoratori di ALU in Italia sono contro il piano di disimpegno industriale ed occupazionale presentato dalla multinazionale nel nostro paese.
I 700 esuberi annunciati nel nostro paese sono il risultato di una chiara scelta politica della multinazionale: l’abbandono dell’Italia e la distruzione del know-how e delle competenze di Ricerca e Sviluppo presenti da decine di anni nei nostri siti e stabilimenti.
Le scelte aziendali di delocalizzazione e centralizzazione delle attività della Region non possono tradursi in decine e decine di esuberi e posti di lavoro persi (130 annunciati), in un’area di attività dove da tempo le lavoratrici ed i lavoratori stanno pagando duramente queste scelte aziendali con la cassa integrazione e la riduzione del loro salario.
Scelte di delocalizzazione che hanno colpito duramente l’apparato produttivo della multinazionale in Europa ed anche in Italia determinando la perdita di centinaia di posti di lavoro e difficoltà crescenti per le realtà esternalizzate come Lynkra, Ritel, BTP Tecno e che con questo nuovo piano di tagli vede la messa in discussione anche di Trieste, ultimo stabilimento produttivo ALU in Italia dove oltre 200 lavoratori somministrati perderanno il loro posto di lavoro a fronte della decisione aziendale di trasferire le attività in Romania.
Infine l’attacco durissimo della multinazionale verso le attività di Ricerca e Sviluppo ed i suoi lavoratori nel nostro paese, che ha visto dalla fine dell’anno scorso le dismissioni dei siti di Bari e poi di Genova motivate dalla frammentazione delle sedi ed oggi con i 360 esuberi annunciati, la cancellazione nei fatti delle equipe di R&D in Italia!
L’attività di R&D OPTICS presente in Italia ha fatto si che ALU in tutti questi anni sia stata leader mondiale sul mercato in questa tecnologia, con gli apparati sviluppati e costruiti in Italia, fatto che dimostra l’altissima innovazione e competenza dei ricercatori che sono presenti nel nostro paese.
Nel corso del 2011 ben 15 dei 34 brevetti complessivi depositati dalla divisione OPTICS di ALU sono stati ottenuti in Italia e a Vimercate.
Questo dimostra che in Italia ci sono le competenze, il know-how necessario, le condizioni di costo del lavoro e flessibilità per poter concorrere allo sviluppo di prodotti oggi consideraci strategici per ALU.
L’azienda sostiene in tutte le occasioni pubbliche e di comunicazione verso i lavoratori di voler preservare la R&D in Europa. Ma l’Italia non fa parte dell’Europa??? L’azienda dice che deve semplificare il portafoglio prodotti, per focalizzare gli investimenti: ma allora perché le attività sviluppate in Italia le stanno trasferendo in USA attuando anche nuove assunzioni?? Con questa raccolta di firme, chiediamo all’azienda di rivedere il suo progetto di disimpegno industriale ed occupazionale nel nostro paese, assegnando nuove attività di ricerca e sviluppo che garantiscano lavoro ed occupazione.
English Version
ALU workers oppose themselves to the industrial and occupational disengagement plan presented by the company in our country.
The announcement of 700 dismissal in our country is the result of a clear political choice of the company: to leave Italy and wipe out the know-how and R&D skills that have distinguished our R&D sites and production plants and over the last decades.
The corporate decision to delocalize and centralize the Region activities cannot result in such a high number of job cuts (130 announced) in an area that has already been paying over the last years for such decisions with salary reduction and temporary work time reduce (cassa integrazione).
The delocalization strategy has severely affected the company’s manufacturing system in Europe and Italy causing the loss of hundreds of jobs and involving also external partners such as Lynkra, Ritel, BTP Tecno. This further disinvestment plan will affect also Trieste, the last production plant left in Italy, where more than 200 contractors will loose their job as the result of a decision to transfer activities to Romania.
Moreover, there is a clear attack of the company towards the R&D activities and workers in our country, started end of last year with the closure of Bari and Genova sites (fragmentation was the motivation) ending up today with the announcement of 360 redundancies, the erasure of the whole R&D team in Italy!
The R&D activity carried out over the past years within Optics in Italy allowed ALU to be a worldwide leader on the market in this technology. The systems developed and produced in Italy are the proof of the very high level of innovation and knowhow of the researchers in our country. During 2011 as many as 15 out of 34 patents deposited by the ALU OPTICS division have been achieved in Italy, in Vimercate.
In Italy we demonstrated to have the skills, the know-how, the cost-of-work and flexibility conditions necessary to compete and contribute to the development of strategic products for ALU.
In all public announcements the company claims the willing to preserve the R&D activity in Europe: isn’t Italy part of Europe? The company claims the necessity to simplify the product portfolio and focalize investments: so why many activities developed in Italy are being transferred to the US with new job openings?
With this subscription we ask the company to revise the industrial and occupational disengagement project in our country and to assign new research and development activities that can guarantee work and employment. |
1 commenti:
Non ho potuto partecipare all'assemblea dove posso firmare la petizione?
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