Comunicato
sindacale
ALCATEL LUCENT
Pochi giorni ancora
per impedire i licenziamenti.
Intensifichiamo la
mobilitazione.
Il 23 settembre si è svolto presso il ministero del Lavoro
l'incontro sulla procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 23
lavoratori, oggi in cassa integrazione. Erano presenti Fim Fiom e Uilm
nazionali e territoriali, il coordinamento nazionale delle Rsu, il
rappresentante del ministero del Lavoro e due funzionari della regione
Lombardia.
L'azienda ha ripetuto quanto sostenuto negli incontri precedenti
relativi alla procedura: Alcatel Lucent non intenderebbe tornare indietro
rispetto ai licenziamenti perché intende completare definitivamente il percorso
di ristrutturazione avviato ancor prima prima dello Shift Plan. In quest'ottica
non intende avvalersi di strumenti alternativi che potrebbe avere a
disposizione per gestire le ultime eccedenze, ovvero i contratti di solidarietà
o la cassa integrazione. Ha dichiarato inoltre che l'azienda sta uscendo dalla
crisi che l'ha colpita qualche anno fa e che, anche attraverso la fine del
percorso di ristrutturazione, conta di fare risultati anche più positivi nei
prossimi mesi.
Fim Fiom e Uilm hanno ribadito la loro netta contrarietà ai
licenziamenti, che diventano ancora più insensati a fronte del miglioramento
dell'andamento complessivo dell'azienda. Perché un'azienda che sta uscendo
dalla crisi dovrebbe licenziare dei lavoratori?
Fim Fiom e Uilm hanno anche espresso la loro perplessità rispetto
al fatto che eventuali licenziamenti produrrebbero un contenzioso legale che
Alcatel Lucent si ritroverebbe a dover gestire per anni, visti i tempi della
giustizia. L'azienda dovrebbe avere tutto l'interesse ad evitare
eventuali cause dei lavoratori coinvolti nei licenziamenti.
Per tutti questi motivi Fim Fiom e Uilm hanno chiesto con forza al
ministero del Lavoro di convincere l'azienda a modificare le proprie scelte.
Il Ministero del Lavoro ha confermato che l'azienda avrebbe la
possibilità di evitare i licenziamenti utilizzando i cds o la cassa
integrazione ma che questo sarebbe possibile solo se Alcatel Lucent
condividesse tale percorso. L'azienda si è dichiarata irremovibile e ha quindi
proposto alle OOSS di concludere immediatamente la procedura di licenziamento
collettivo con un mancato accordo, prima della scadenza dei termini previsti
dalla legge.
Fim Fiom
e Uilm si sono dichiarate contrarie a questa ipotesi ritenendo doveroso
utilizzare tutto il tempo previsto per provare ad evitare i licenziamenti. Le
parti si sono quindi riconvocate al primo ottobre. L'azienda, a conclusione
dell'incontro, ha ribadito di non avere intenzione di cambiare idea e che
metterà a disposizione di eventuali volontari un pacchetto d'incentivazione
all'uscita identico a quello concordato con i lavoratori andati volontariamente
in mobilità a maggio scorso.
Fim Fiom e Uilm hanno ribadito a loro volta che proveranno fino
alla fine a far riconsiderare all'azienda le proprie scelte.
Fim Fiom e Uilm ritengono gravissimo e senza precedenti
l'atteggiamento di Alcatel Lucent. Manderanno un ulteriore richiesta
d'intervento alla Presidenza del Consiglio e al ministero dello Sviluppo
Economico ricordando, tra l'altro che, in occasione della cessione del ramo
Optics l'azienda che ha acquisito le attività, la SM Optics, si era impegnata a
trovare delle soluzioni occupazionali per alcuni dei lavoratori oggi in cigs.
Di quell'impegno non si è visto neanche l'ombra. Verrà inviata anche una
lettera al Ministero del Lavoro per chiedere un intervento più stringente sulla
multinazionale. E' inaccettabile che nel momento in cui il ministero dello
Sviluppo Economico annuncia che i primi bandi del nuovo piano banda ultra larga
partiranno entro l'anno e si finiscono di spendere le risorse dei vecchi bandi,
aziende come Alcatel Lucent pensino di licenziare.
Nei prossimi giorni si terranno le assemblee e si decideranno le
iniziative di mobilitazione da intraprendere per dare la massima visibilità a
questa vertenza.
No ai
licenziamenti!
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
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