Comunicato
sindacale Alcatel Lucent
Mercoledì
30 ottobre u.s., presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto
l’incontro tra le segreterie nazionali di FIM FIOM UILM e il Coordinamento
Sindacale con l’azienda, alla presenza del sottosegretario De Vincenti e del
capo dipartimento dell’area comunicazioni del MiSE, Roberto Sambuco (che ha
fornito un ampio quadro degli interventi programmati per i prossimi anni nel
settore dell’economia digitale).
Sarebbero
previsti 400 milioni nei prossimi 12 mesi per il piano nazionale banda larga
(sostanzialmente finanziamenti agli operatori per portare il servizio nelle
aree ancora scoperte), e 600 milioni sulla banda ultralarga. Gli investimenti
sulla banda ultralarga dovrebbero avere un maggiore contenuto di
apparecchiature elettroniche rispetto a quelli della banda larga, coerenti
quindi con le attività di Alcatel-Lucent.
A
questi interventi si aggiungono il piano Datacenter (la razionalizzazione e
concentrazione dei centri di elaborazione dati della PA), la gara SPC (sistema
pubblico di connettività, in sostanza un’architettura ICT per la PA) e progetti
di digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Complessivamente,
attraverso l’uso di fondi infrastrutturali europei, l’Italia dovrebbe avere
risorse da mettere sul settore dai 3 ai 5 miliardi entro il 2017 (articolati
tra il livello nazionale e regionale).
La
Direzione Aziendale Alcatel-Lucent ha apprezzato gli investimenti nel nostro
Paese, ma allo stesso tempo ha dichiarato che Shift Plan e quindi le scelte
industriali proseguiranno come da programma, e su questo non ha dato
informazione aggiuntiva rispetto allo Shift Plan. L’unica operazione effettuata
finora, la cessione di 52 lavoratori di Rieti e Battipaglia alla Sesa NV, con
effetto dal 1° novembre, ha visto la conclusione della procedura senza accordo
sindacale, mancando le necessarie garanzie occupazionali per i lavoratori
coinvolti. Non può essere questo il modo di procedere, anche nella prospettiva
di altre operazioni di cessione. Per questo si chiede di continuare il
confronto per la cessione effettuata al fine di garantire i lavoratori ceduti
alla Sesa NV.
Per
quanto riguarda le risorse che il Governo ha annunciato nel settore appare
incredibile la dichiarazione fatta dallo stesso di non aver strumenti per
orientare i bandi al fine di evitare che le attività messe a gara venissero
delocalizzate. A giudizio del Coordinamento e delle Segreterie Nazionali ciò è
invece possibile (basta vedere gli esempi di gare fatte in altri paesi europei)
e assolutamente indispensabile considerato che la drammatica situazione
italiana e le scarse risorse disponibili impongono massima attenzione
nell’impiego.
FIM
FIOM UILM e Coordinamento Nazionale ritengono inaccettabile la posizione
assunta da Alcatel-Lucent; dall’altro lo stesso Governo a fronte di quanto
sopra esposto non ha pensato a come dare positive ricadute in termini di
occupazione e sviluppo industriale del nostro paese.
C’è
il rischio concreto che le uniche attività che non verranno delocalizzate siano
gli scavi e la posa delle fibre ottiche, pertanto intendiamo proseguire su
questi temi il confronto col Governo; non è pensabile che altri Paesi a fronte
di investimenti pongano delle serie condizioni sullo sviluppo.
Ci
aspettiamo dal Governo un intenso lavoro nei confronti dell’azienda,
probabilmente ci saranno incontri separati tra l’Azienda e le Organizzazioni
sindacali, in vista della riconvocazione prevista per il 21 novembre p.v.
Roma, 5 novembre 2013
2 commenti:
Mi fa' specie che gli investimenti sulla banda larga siano visti come opportunita' di lavoro in Alcatel; ci siamo dimenticati che il mercato delle telecomunicazioni e' globale e che Alcatel ha perso tutte le occasioni (e ne sono passate negli ultime anni in Italia !!!) per poter stare a galla in questo settore?
Chiedetevi perche' gli operatori telefonici scelgono aziende cinesi piuttosto che invocare la banda larga come panacea a problemi strutturali della vostra azienda.
Finche ' non vi risponderete a questa domanda continuerete a sprecare opportunita'
..manager di dubbie capacità continuano a godere di privilegi del passato non piu giustificabili gestendo con arroganza il privilegio di poter decidere le sorti di chi ha dato tutto per il proprio lavoro e negando qualunque forma di solidarietà. Ricercatori, raddrizzate la schiena, pulite le lenti e riprendetevi l'azienda. Non mollate. è questo l'ultimo treno....
Posta un commento