Comunicato Sindacale
ALCATEL-LUCENT ITALIA
Lunedì 28 aprile 2014 si
è svolto un incontro presso il Ministero del Lavoro per l’esame della richiesta
di CIGS avviata da Alcatel-Lucent lo scorso 3 aprile.
L’azienda, oltre a
respingere qualsiasi ipotesi di contratto di solidarietà, si è dimostrata
indisponibile a una concreta rotazione nella CIGS.
L’azienda infatti ha
dichiarato che le rotazioni ci sarebbero state solo dove avesse verificato che
fossero possibili dal punto di vista organizzativo, ma in ogni caso per un
numero non superiore al 10% delle persone in CIGS e solo all’interno della
platea dei 285 che l’azienda considera esuberi, senza garantire nessuna quota
minima di addetti coinvolti nella rotazione!
Di fronte a questo, il
sindacato ha chiesto di sospendere la discussione per il tempo necessario a
questa “verifica” da parte dell’azienda, per poter valutare qualcosa di concreto,
ma anche su questo non c’è stata nessuna disponibilità da parte della direzione
aziendale.
L’azienda ha quindi
dichiarato che la collocazione in CIGS avverrà in tre scaglioni, nei mesi di
maggio, luglio e gennaio, e le persone resteranno in CIGS fino al termine (fine
di aprile 2015), a meno di eventuali ricollocazioni interne o esterne. Le
persone del “perimetro cassa”, cioè quelle lavoratrici e quei lavoratori che
hanno già subìto collocazioni in cassa integrazione negli ultimi anni, faranno
parte del primo scaglione, quindi con 12 mesi di CIGS a zero ore.
La procedura si è
conclusa quindi senza accordo per esclusiva responsabilità dell’azienda, che
continua a voler utilizzare la CIGS come strumento di espulsione mirata,
unicamente sulla base del giudizio individuale che l’azienda dà dei singoli
lavoratori.
Grave anche il
comportamento del ministero del lavoro, che ha svolto un ruolo puramente
burocratico, ed ha avallato una richiesta aziendale che riteniamo contenga
gravi irregolarità.
Le organizzazioni
sindacali Fim, Fiom, Uilm e il Coordinamento sindacale, non possono avallare
questo comportamento aziendale.
La conclusione della
fase di consultazione sulla CIGS non significa la conclusione della vertenza!
Occorre proseguire con
tutte le iniziative per ostacolare questa sciagurata scelta aziendale, per
tutelare le lavoratrici e i lavoratori, per contrastare i progetti aziendali di
delocalizzazione delle attività.
Nei prossimi giorni si
effettueranno le assemblee in tutte le sedi italiane per discutere della
situazione.
Nel contempo, è
proclamata una giornata nazionale di mobilitazione per il 7 maggio p.v., con
otto ore di sciopero (giorno in cui presumibilmente arriveranno le lettere di
collocazione in CIGS dei lavoratori).
FIM,
FIOM, UILM NAZIONALI
COORDINAMENTO
NAZIONALE ALCATEL LUCENT
Roma, 30 aprile 2014
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