Lettera della RSU, delle lavoratrici e dei lavoratori, inviata al ministro Zanonato ed al CEO di Alcatel Lucent Michel Combes
Signor Ministro,
con la presente le Rappresentanze Sindacali
Unitarie, le lavoratrici ed i lavoratori dell’azienda Alcatel-Lucent di
Vimercate (MB) auspicano un ruolo attivo e propositivo del Governo sulla nostra
vertenza, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle competenze oggi
ancora presenti in questa importante realtà industriale.
Nell’incontro del 16 Dicembre a Parigi, tra
l’azienda ed il Coordinamento Aziendale Europeo, Alcatel Lucent ha confermato
le scelte strategiche e di carattere industriale annunciate nello Shift Plan e
si appresta in tempi rapidi a renderle operative.
Nelle attività amministrative (Finance), di
formazione (HR & Learning) e di
informatica (B&ITT), l’azienda ha
confermato la dismissione della attività e la cessione delle stesse a partners
esterni senza trasferire le persone, determinando così decine di esuberi, anche
nel nostro paese.
Per quanto riguarda l’ipotesi di cessione
delle attività italiane di OPTICS e le indiscrezioni riportate dai giornali di
un’offerta Italiana ed una Indiana, l’azienda ha confermato che vi sono
alcune opzioni allo studio e saranno comunicate al Governo Italiano
nel rispetto del percorso definito al Ministero dello Sviluppo Economico.
Sappiamo che in
questi giorni si svolgeranno gli incontri tra Governo e azienda.
I lavoratori si aspettano una soluzione
che consenta di continuare a sviluppare e a fare innovazione in un settore
strategico come quello delle TLC, preservando l’occupazione e le
competenze. Pensiamo che questo sia anche l’obiettivo del Governo.
E’ quindi necessario un partner industriale
che acquisisca tutta la filiera di attività di OPTICS. Ci risulta che esista un
soggetto industriale italiano interessato allo spin off, con queste
caratteristiche, pertanto riteniamo sia questa la soluzione da percorrere.
Non ci interessano invece
soluzioni con fornitori di servizi o di consulenza che abbiano unicamente
il compito di gestire il “fine vita” dei prodotti attuali.
Se sono confermate le indiscrezioni che
parlano di Tech Mahindra, questa soluzione non sarebbe condivisa, proprio
perché il modello di business di Tech Mahindra è basato sulla fornitura
di servizi e consulenza, e non sullo sviluppo di un proprio catalogo prodotti e
di tecnologie proprie.
Per questi motivi
la RSU e i lavoratori chiedono al Governo un ruolo attivo nell’individuazione
dell’ipotesi migliore che risponda ai criteri sopra citati.
Nell’attesa di un
Suo positivo riscontro, cogliamo l’occasione per augurare Buone Feste.
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