Vimercate - Tre giorni di sciopero, mobilitazione continuata, l'interessamento - o almeno sembra - delle istituzioni. Ma non è certo la prima mannaia su Alcatel a Vimercate. Ne sa qualcosa Gabriella, interinale rimasta senza lavoro nel 2010 insieme a tanti altri. Che ora si sfoga.
4 commenti:
(...così hanno potuto e potranno ancora dividerci...)
Quando i nazisti sono venuti a prelevare i comunisti,
non ho detto niente, non ero comunista.
Quando sono venuti a prelevare i socialisti,
non ho detto niente, non ero socialista.
Quando sono venuti a prelevare i sindacalisti,
non ho detto niente, non ero sindacalista.
Quando sono venuti a prelevare gli ebrei,
non ho detto niente, non ero ebreo.
Poi sono venuti a prelevare me,
ma non rimaneva più nessuno per dire qualcosa."
[Martin Niemoller, teologo e pastore luterano tedesco]
Sono perfettamente d'accordo con il post precedente.
Sui prelevamenti che i tagliatori di teste stanno eseguendo (Parruccone e Fessina) è alquanto evidente e sotto gli occhi di tutti....ma fin quando non si è toccati non hanno importanza.
Bari realtà è andata
Genova è andata
Battipaglia è sulla buona strada
Rieti altrettanto...
Restava la roccaforte (o almeno si pensava!) ma la nuova sede (quella in costruzione) paventata ha meno posti di quelli attuali
Qualcuno ha mai riflettuto sul perchè ?
Ci metteremo forse gli ossari (molto più piccoli dei loculi) per quelli sfortunati e troppo lontani nati e sul patibolo immolati e sacrificati o saranno reintegrati ?
Parlo di quelli di Bari, Genova Rieti Battipaglia.
Sulle loro ceneri speriamo di resuscitare se non dopo il terzo giorno almeno dopo una settimana.
Grazie al Big Ben e speriamo che Passera gli faccia ben
Carissima Gabriella, so quanto sono amareggiate le persone come te, interinali e precari, che in questi anni sono passati in ALcatel Lucent. Ho parlato con molti di voi, forse con te non ho avuto l'opportunità, durante le assemblee sindacali che sono state sempre aperte anche ai colleghi somministrati, ai colleghi in subappalto, o durante i presidi in occasione degli scioperi. Ho sempre detto a loro di non fidarsi di un'azienda che mantiene per così tanto tempo i lavoratori somministrati e non li stabilizza, nonostante i capi dicevano a voi di non preoccuparvi che prima o poi....Abbiamo anche organizzato un paio di assemblee specifica per voi, ma forse in quell'occasione tu non c'eri, per tentare di organizzarvi anche con una vostra rappresentanza e lavorare insieme. Quando tu dici dove era il rappresentante sindacali non so cosa intendi, io, noi siamo sempre stati li e lo siamo ancora,per tentare di fare del nostro meglio e tentare di coinvolgere tutti. Ma come dicono i commenti precedenti finchè i problemi non ti toccano da vicino e difficile mobilitarsi ed aggiungo io che i condottieri senza le truppe ben poco possono fare. Un caro saluto a tutti i precari che magari ci leggono e speriamo che le cose e le leggi cambino per rendere il lavoro più stabile...io con la FIOM e la CGIL anche per questo obiettivo il 9 Marzo sarò in piazza a Roma
Buonasera, sono Gabriella. Non voglio assolutamente fare polemiche, però voglio mettere a conoscenza di tutti la nostra verità. Nostra perchè parlo anche per tutti i miei ex colleghi che sono stati mandati via nel corso del 2009 (e non nel 2010 come scritto nell'articolo). Gli scioperi, dal 2007 al 2009, sono sempre stati a livello nazionale, o scioperi specifici per le condizioni dei lavoratori. Dei lavoratori assunti a tempo indeterminato, ovviamente. Quando è cambiato il CEO di Alcatel c'è stata una riunione in mensa con tutti i lavoratori, anche noi abbiamo partecipato. Mi ricordo che lui (scusate ma ora il nome non lo rammento) disse che probabilmente ci sarebbero stati dei tagli dei lavoratori precari. Mi ricordo anche di lei Sig.ra Adriana, un gruppetto di noi è venuto a chiederle cosa si poteva fare. La sua risposta è stata: ne parleremo sicuramente più avanti. Ebbene, i miei ex colleghi sono stati mandati via tutti entro la fine del 2009, con loro non ha mai parlato nessuno, non c'è mai stato un ordine del giorno nelle assemblee fatte dal 2007 al 2009 che riguardasse specificatamente noi lavoratori interinali. Il mondo delle multinazionali lo sappiamo com'è, tutti hanno bisogno di lavorare e quando ti offrono un contratto di sei mesi (rinnovato più volte) con uno stipendio decente per vivere PURTROPPO si accettano anche dei modi di lavorare che non piacciono, come appunto la precarietà, la non possibilità di poter fare figli quando si vuole, la difficoltà di richiedere mutui, essere obbligati a vivere a 30 anni ancora con i genitori. Quello che mi lascia amareggiata, oltre ovviamente all'azienda ma come detto "i capi sono capi e fanno il loro interesse" è stato il disinteresse del sindacato. Tante volte avrei voluto scioperare, e tante volte ho chiesto ai tornelli "ma uno sciopero per noi non lo fate?" e mi è stato detto non preoccuparti, noi siamo con voi! Si certo, però tangibilmente l'unica cosa che c'è stata sono i miei ex colleghi assunti che quando sono andata via erano commossi perchè dopo un anno e mezzo di lavoro tutti i giorni, scrivania a scrivania, il rapporto oltre che lavorativo diventa anche di amicizia. Sono contenta vi stiate facendo un esame di coscienza, però adesso è un po' tardi, non trovate? Eravamo centinaia, sul Cittadino ho letto ora che è rimasto un solo precario. Quando si è in centinaia si può provare a fare qualcosa, ma quando si rimane in pochi (ora solo uno che a fine marzo sarà mandato a casa) come è possibile organizzare una rappresentanza, se non si è supportati? Siamo nel 2012, dal 2009 sono passati tre anni...
Vorrei concludere che io, OVVIAMENTE, sono dispiaciuta tantissimo per quello che vi sta accadendo, tante persone ora si trovano in una situazione terribile. Situazione che purtroppo tanti di noi, me inclusa, hanno subito anche in un'età che non consente di poter incassare certi colpi senza subire delle conseguenze.
Sono con tutti i lavoratori Alcatel, tenete duro, fatevi forza, e lottate. Non sono col sindacato, ma questo penso che sia evidente.
Buona fortuna a tutti
Gabriella
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